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Futurmotive – Expo & Talks presenta: The Future of Tyre Technology, l’area collettiva dedicata all’innovazione nella filiera del pneumatico

07/11/2023
Raccontare la posizione che ricopre l’industria del pneumatico nell’evoluzione della mobilità. Nasce da questo assunto il progetto The Future of Tyre Technology, l’area collettiva interamente dedicata alle innovazioni della filiera del pneumatico e che sarà visitabile all’interno di Futurmotive – Expo & Talks, all’interno del padiglione 19.
In ognuno degli elementi della filiera industriale del pneumatico, infatti, stanno emergendo importanti innovazioni che presto diventeranno gli standard della mobilità futura: il progetto The Future of Tyre Technologies riunisce i principali player del settore per offrire una rappresentazione concreta di queste innovazioni. AIRP, ATEQ, Cobat Tyre, Devel, GDSO, Michelin, Pirelli, Regom, Rover Research, tutti collocati nel padiglione 19: sono queste le aziende e le associazioni che hanno deciso di dare il proprio contributo all’interno dell’area, raccontando la propria visione del futuro del settore del pneumatico.
Un percorso attraverso l’industria del pneumatico del futuro
Operatori di settore e pubblico di Futurmotive avranno l’opportunità unica di osservare i prodotti e servizi più innovativi del settore in un percorso che attraversa l’intero ciclo di vita del pneumatico. Si parte con le stazioni dedicate ai pneumatici di ultima generazione, come quelli presentati da Pirelli: modelli sviluppati per le vetture elettriche, con elevatissimi standard di prestazione ma anche di sostenibilità ambientale.   Un ulteriore fronte di sviluppo tecnologico riguarda  l’impiego di sensori RFID per l’identificazione univoca del prodotto che apre nuovi scenari per la gestione dell’intero ciclo di vita del pneumatico, offrendo importanti opportunità per incrementare l’efficienza e la sicurezza nella gestione del prodotto, dalla sua installazione in primo impianto fino alla sua demolizione, passando attraverso tutti gli step intermedi. A tal riguardo, Michelin presenta modelli dotati di sensori RFID sia per vettura che per truck, questi ultimi, in particolare, progettati in eco design per offrire un ciclo di vita sempre più lungo. La creazione di uno standard condiviso per la gestione dei dati RFID permetterà a tutti gli attori della filiera di sfruttare al massimo queste opportunità: si inserisce in questo contesto la presenza di GDSO, il Global Data Service Organisation for Tyres and Automotive Components, che dal 2022 è impegnato nella realizzazione di questi standard.
Ci si sposta poi nell’ambito dell’assistenza aftermarket, dove l’utilizzo della tecnologia RFID sta già diventando una realtà, grazie all’impiego di lettori in grado di mostrare tutti i dati immagazzinati nel pneumatico, e grazie allo sviluppo di attrezzature in grado di leggere da sole i dati e regolarsi automaticamente per la gestione del singolo pneumatico, ottimizzando così l’efficienza e la sicurezza della lavorazione e del servizio per il cliente. Protagoniste di queste stazioni saranno ATEQ e Devel.
 
In un momento storico in cui la riduzione di emissioni di CO2 e del consumo di risorse naturali e materie prime diventano obiettivi fondamentali per la sostenibilità, un’industria “antica” come quella della ricostruzione diventa l’emblema stesso di economia circolare che la mobilità del futuro deve abbracciare: a rappresentare questo saranno presenti AIRP, l’Associazione Italiana dei Ricostruttori di Pneumatici, e Rover Research, che presenta le proprie innovazioni tecnologiche applicabili sia all’attività di ricostruzione che al trattamento del pneumatico a fine vita, grazie alla partnership avviata con Cobat Tyre, con l’obiettivo di diffondere la tecnologia “water jet”.
Siamo così alle stazioni conclusive del percorso, nelle quali il pneumatico a fine vita viene trasformato in una risorsa preziosa da sfruttare per nuovi impieghi, sotto forma di materie prime secondarie. Grazie al forte sviluppo tecnologico degli ultimi anni, e alle più recenti innovazioni entrate in uso recentemente, le possibilità di recupero e di impiego dei materiali derivati dai penumatici a fine vita hanno visto enormi avanzamenti, permettendo di ottenere un maggior numero di materiali, di qualità maggiore e con processi operativi meno onerosi: si muove in queta direzione l’attività di REGOM, che con la sua stazione chiude idealmente il percorso attraverso il ciclo di vita del pneumatico del futuro.
 
Le voci dei partner
 
MICHELIN
Durante Futurmotive 2023, MICHELIN dimostrerà perché l'RFID è l'elemento strategico per collegare i pneumatici a un ecosistema più ampio e costruire servizi basati sui dati.  L'RFID è l'unica identificazione concreta dei pneumatici, dalla culla alla tomba, che consente di ottenere efficienza e tracciabilità e di migliorare l'esperienza del cliente e la sostenibilità. Unitevi a noi e scoprite come l'RFID stia diventando la colonna portante dello standard del mercato della mobilità connessa, grazie ai diversi casi d'uso presentati all'esposizione!
Saranno inoltre esposti pneumatici per veicoli elettrici composti da materiali sostenibili (45% per veicoli leggeri, 58% per autobus e il 63% per i pneumatici da competizione) per illustrare la capacità di innovazione di Michelin, insieme a tutti i passi compiuti dal Gruppo per sostenere il proprio impegno per promuovere una produzione globale ottenuta utilizzando esclusivamente materiali riutilizzabili o riciclati entro il 2025, con un target intermedio del 40% di media entro il 2030.

 
PIRELLI
Pirelli espone a Futurmotive la propria visione di sostenibilità e new mobility nel mondo del pneumatico. A partire dall’UHP stradale più tecnologico e sostenibile, il nuovo P Zero E. È caratterizzato dalla tripla classe A nell’etichetta per resistenza al rotolamento, frenata sul bagnato e rumorosità, il cui contenuto è composto per oltre il 55% da materiali di origine naturale e riciclati (validato da Bureau Veritas). Inoltre, il P Zero E offre la nuova tecnologia Pirelli RunForward. È anche illustrata la tecnologia Pirelli Elect per i nuovi veicoli elettrici e ibridi, che favorisce le performance senza compromettere la durabilità e agevola la silenziosità e l’autonomia. Pirelli è anche la prima azienda al mondo a produrre una linea di pneumatici certificata FSC® (Forest Stewardship Council®) che è in mostra a Futurmotive.
 
GDSO
GDSO mira a sbloccare il potenziale dei pneumatici attraverso il Tyre Information Service (TIS), partendo da un identificatore elettronico unico e serializzato (SGTIN) e consentendo il trasferimento di dati tra un produttore di pneumatici e diversi stakeholder lungo la catena del valore dei pneumatici. Il TIS è reale, è già stato implementato dai primi utilizzatori nel settore automobilistico e consente diversi casi d'uso, oltre a nuovi servizi per una mobilità più sicura e sostenibile. Potete provarlo visitando il nostro stand.
 
ATEQ
ATEQ è un'azienda leader mondiale nell'equipaggiamento di misurazione presente in 42 paesi, con 9 siti produttivi e oltre 5000 clienti in vari settori. La sua divisione Tire Pressure Monitoring si impegna a facilitare la gestione dei pneumatici nell'industria automobilistica. VT66 è una soluzione portatile per officine che consente di recuperare direttamente i dati dei pneumatici dai tag RFID e da altre fonti correlate a pneumatici e ruote, programmando queste informazioni sulla sensoristica TPMS prevista. Questa tecnologia innovativa permette di rendere accessibili dati altrimenti passivi per i veicoli moderni e l'intero sistema delle gomme e dei pneumatici.
 
DEVEL
Devel, azienda composta prevalentemente da tecnici specializzati che si occupano dell’ingegnerizzazione delle macchine con l’obbiettivo di portare il gommista o l’officina ad essere una vera e propria industria 4.0,con tutte le macchine connesse tra loro, è lieta di presentare il primo smontagomme al mondo completamente automatico e diagnostico, in grado di utilizzare i dati rilevati dai dispositivi RFID installati sugli pneumatici di ultima generazione, consentendo di evitare la procedura di inserimento manuale dei dati dello pneumatico da sostituire ed eliminando il rischio di eventuali errori da parte dell'operatore.
 
AIRP
Prima di riciclare, riutilizzare: un’idea semplice, eppure, se applicata all’industria del pneumatico, perfettamente rappresentativa della mobilità del futuro. In primo luogo, perché permette di abbattere in misura considerevole il consumo di materie prime e risorse naturali, riducendo le emissioni di CO2 e gli impatti ambientali complessivi. Inoltre, perché anche il settore della ricostruzione vive un continuo processo di innovazione tecnologica che caratterizza il pneumatico ricostruito come un’eccellenza qualitativa al servizio delle aziende e dell’ambiente.
 
COBAT TYRE
Cobat Tyre è particolarmente orgoglioso di presentare, a Futurmotive 2023, il progetto avviato con Rover Research per sviluppare una rete di linee di trattamento dei PFU mediante tecnologia “water jet”. L’utilizzo di questa tecnologia, che impiega un getto d’acqua ad altissima pressione, consente la distruzione dello pneumatico ottenendo un polverino ad alto grado di de-vulcanizzazione per l’effetto dell’azione meccanica svolta dall’acqua. Le caratteristiche straordinarie di questo polverino sono tali da renderlo chimicamente attivo e riutilizzabile all’interno di nuove mescole; questa tecnologia, quindi, è in grado di garantire pienamente la  circolarità della gomma, con costi di processo che in termini di sostenibilità si dimostrano i migliori mai raggiunti a confronto con altre tecnologie. Cobat Tyre e Rover Research hanno quindi avviato la loro collaborazione per diffondere questa tecnologia rivoluzionaria, con l’obiettivo di garantire il pieno rispetto dei principi dell’economia circolare in un settore, come quello dei PFU, nel quale attendono da tempo una reale attuazione affinché “la gomma ritorni alla gomma.   
 
ROVER RESEARCH
Rover Research ha sviluppato una tecnologia di ricostruzione degli pneumatici A&A e OTR, chiamata "TyreUpCycle", che permette di risparmiare il 30% di materia prima e il 50% di energia rispetto ai processi tradizionali. Inoltre, l’azienda riutilizza il polverino di gomma brevettato, derivante da questa tecnologia, all'interno dello stesso processo di ricostruzione contribuendo così alla sostenibilità ambientale. Rover Research ha sviluppato anche diverse applicazioni per il polverino di gomma, o "Tyredust", in settori diversi dall’industria della gomma.
 
REGOM
REGOM sta contribuendo a rivoluzionare il modo in cui i pneumatici fuori uso vengono selezionati per ottimizzare il riciclaggio. Producendo macchine basate sull'intelligenza artificiale per facilitare l'identificazione e la selezione dei PFU, l'azienda accompagna i suoi clienti a perfezionare il loro processo di riciclaggio. REGOM è anche partner innovativo del produttore di pneumatici MICHELIN con l'implementazione di lettori di tag RFID sulle sue linee di selezione per dimostrare le capacità del sistema RFID di supportare lo sviluppo di nuovi flussi di riciclaggio dei PFU.